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parlamento italianoAUDIZIONE INFORMALE 24 NOVEMBRE 2020 SU LEGGE DI BILANCIO 2021 ALLA VIII COMMISSIONE AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI

di Gaetano Sateriale, Presidente Associazione Nuove Ri-Generazioni 

Premessa: siamo un’associazione fondata dai sindacati nazionali edili (Fillea) e pensionati (Spi) della Cgil. Affrontiamo i temi della rigenerazione dal lato dei bisogni delle persone e dei luoghi dove le persone abitano. Tratteremo solo temi attinenti alla nostra materia, seppur vasta, con due considerazioni generali e alcune osservazioni specifiche relative agli articoli di una legge di bilancio che ci sembra orientata, insieme, a gestire un’emergenza senza precedenti e avviare indirizzi per la ripresa.

DUE CONSIDERAZIONI GENERALI:

            A. La Legge di bilancio 2021 contiene importanti provvedimenti di sgravio contributivo alle imprese per favorire la stabilizzazione del lavoro, l’occupazione giovanile, l’assunzione di donne (art. 3,4,5). Tali sgravi si rivolgono, ovviamente, alle imprese esistenti. Sono meno presenti provvedimenti di investimento che favoriscano la nascita di nuove imprese e nuovi lavori legati a precise scelte programmatiche del Green Deal e Social Deal. È necessario ridurre la spesa corrente e rilanciare gli investimenti.

            B. Il tema del Mezzogiorno (delle sue disuguagliane economiche, sociali, ambientali, ecc) deve necessariamente essere al centro delle politiche pluriennali di bilancio, tuttavia non può essere dimenticato che l’analisi sociale ed economica degli ultimi anni (dalla crisi finanziaria del 2008 alla crisi economico-sanitaria attuale) ha scomposto e ricomposto il territorio nazionale superando il dualismo Nord/Sud fino a disegnare aree di arretratezza e minore benessere nel Nord (in particolare sulla dorsale appenninica) e aree di forte potenzialità anche economica nel Sud. Questa nuova lettura obbliga ad assumere politiche economiche maggiormente differenziate e adattabili alle realtà locali su tutto il territorio nazionale.

CONSIDERAZIONI SPECIFICHE:

  • (Articoli 12, 13, 14). Incentivi fiscali ai proprietari di casa per trasformazioni.

Si tratta di scelte importanti che dalla riqualificazione delle abitazioni possono aprire interventi sistemici di politica ambientale ed energetica da un lato, del benessere delle persone, delle città e dei territori dall’altro. La pandemia ci ha fatto scoprire quanto stretto sia, per il benessere delle persone, il nesso tra la propria abitazione e il contesto urbano fatto di relazioni, spazi e servizi.

A parere dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni (e di Fillea Cgil, Spi Cgil, Abitare e Anziani, Auser e Lega Ambiente che hanno sottoscritto un recente documento che alleghiamo) è necessario che questi provvedimenti abbiamo una validità pluriennale per essere efficaci, andando oltre lo stesso 2021, in particolare per quanto riguarda il “super bonus” del 110% la cui durata va portata oltre l’attuale scadenza fissata al 31/12/2021.

Riteniamo altresì importante che vengano compresi, nella logica dei provvedimenti assunti, anche l’abbattimento delle barriere architettoniche (interne ed esterne a ogni singola abitazione) e lo sviluppo delle tecnologie domotiche e della cosiddetta “smart city” (aree pedonali, spazi di comunità, verde pubblico, trasporti, ecc). In particolare chiediamo di inserire gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche tra gli interventi “trainanti” beneficiari dell’incentivo del 110%.

Sui sovra citati articoli consideriamo infine necessario (anzi, indispensabile) il coinvolgimento dei Governi locali (Città Metropolitane, Comuni, Unioni comunali) sia per la definizione di coerenti politiche locali di riqualificazione delle case e degli spazi urbani, sia per fornire il necessario supporto tecnico ai singoli cittadini. Difficile immaginare che una ricostruzione con modalità antisismiche nelle aree a rischio possa avviarsi senza una opportuna politica pubblica di indirizzo e regolazione.

2. (Articolo 15) Sostegno al settore turistico.

Un intervento necessario che potrebbe essere esteso a favorire la nascita di imprese in altri settori di servizio di prossimità attraverso la cooperazione sociale, la nascita di imprese giovanili, ecc (in relazione anche agli articoli 17 e 18).

3. (Articolo 17) Fondo impresa femminile.

Estendere il provvedimento anche alla creazione di imprese giovanili.

4. (Articolo 24) Investimenti nelle aree dismesse.

Problema annoso e di difficile soluzione finché la “proprietà” e la “titolarità” degli edifici dismessi (ospedali, caserme, carceri, ecc) sarà distribuita a diversi demani e non sarà affidata a un unico soggetto in grado di interloquire con le competenti istituzioni pubbliche locali.

5. (Articolo 29) Fondo sviluppo e coesione.

Anche in relazione alla seconda considerazione generale esposta in premessa, si ritiene che una unica Cabina di Regia non sia sufficiente al coordinamento di politiche che debbano essere più specifiche e adatte ai singoli territori se non si relaziona alle diverse competenze e ai centri decisori a livello regionale e territoriale. A questo proposito si ritiene debbano essere rese più esplicite le missioni o le vie della coesione territoriale (economica, sociale, ambientale, di servizio, infrastrutturale, ecc.) relative al green e social deal. No alle 2 amministrazioni e no alla moltiplicazione dei “commissari straordinari”.

6. (Articolo 34) Comuni marginali.

È importante riconoscere le specificità dei “comuni marginali” presenti nelle Aree interne ma sarebbe sbagliato e controproducente favorire la disconnessione di quei comuni dalle stesse Aree Interne. Una delle caratteristiche importanti della SNAI è proprio quella di favorire aggregazioni e collaborazioni intercomunali e non il contrario.

7. (Articolo 53)

Anche in relazione alla prima considerazione generale, è importante la scelta di investire nella formazione sul lavoro in un’ottica di rinnovamento delle competenze e di creazione di posti di lavoro per i giovani. Si ritiene possibile coniugare queste forme di alternanza anche con l’accompagnamento alla pensione delle competenze presenti nelle aziende attraverso forme di part time che faccia svolgere loro un ruolo di docenza (come da esperienze realizzate in Emilia Romagna).

8. (Articoli 126, 134, 135, 136, 137, 138) Temi vari.

Fatte salve le osservazioni generali e le considerazioni specifiche esposte in precedenza, il nostro giudizio sui contenuti di questi articoli è positivo.

9. (Articolo 94) Fondazione per il futuro delle città.

Molte perplessità sulla costituzione di una “Fondazione per il futuro verde delle città”, in particolare per un futuro “vegetale”. Bene un piano nazionale ma le competenze devono restare ai sindaci.

Allegato il documento della riunione del 3 novembre