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Litografia di CopernicoIl programma spaziale prende il nome dallo studioso polacco Nicolás Copernicus, che soggiornò e studiò a Roma, Bologna, Padova e Ferrara dove si laureò nel 1503, e che dedicò gran parte della sua vita allo studio e all'osservazione del cielo. La sua opera più famosa, lo ricordiamo, è Sulle rivoluzioni delle sfere celesti. 

Si può, quindi, facilmente intuire perchè sia stato scelto il suo nome per il programma spaziale più importante messo a punto, recentemente, dall'Unione europea in collaborazione con un pool di Agenzie Spaziali.

Parlare del contributo che queste tecnologie e queste ricerche possono dare alla nostra vita quotidiana potrebbe apparire “fuori dalla nostra portata”, ma non è così. Disporre, infatti, di informazioni aggiornate e affidabili è fondamentale per poter delineare le strategie, stabilire gli obiettivi, e prendere decisioni consapevoli in ogni ambito: dall’economia sostenibile, alle azioni a tutti i livelli per mitigare i cambiamenti climatici, fino ai programmi di resilienza e tutela del territorio e delle infrastrutture necessari per garantire la tutela della salute e il nostro futuro. 

Questi programmi non interessano solo il campo delle conquiste spaziali, come il primo sbarco sulla Luna o quelli attualmente in programmazione che vedono in primo piano l’industria americana interessata al suo sfruttamento, o come il pianeta Marte da parte delle missioni degli Stati Uniti, Cina e Emirati Arabi Uniti o ancora il turismo spaziale della  compagnia guidata da Jeff Bezos, per non parlare delle missioni a scopo minilitare. 

Satellite Orbiting Earth. 3D Scene.L’apporto di questi programmi possono risultare molto utili anche per aspetti che riguardano la nostra vita quotidiana, e che, in taluni casi, possono essere oggetto di confronto e contrattazione locale. Come abbiamo scritto, Copernicus raccoglie immagini satellitari da diverse fonti, le elabora e distribuisce informazioni affidabili e sempre aggiornate, per la stragrande maggioranza come open data, cioè gratuiti, in aree tematiche riguardanti: terra, mare, atmosfera, cambiamento climatico, gestione delle emergenze e sicurezza. 

Le Amministrazioni pubbliche possono beneficiare di queste informazioni per monitorare, pianificare gli interventi, in sostanza effettuare una programmazione pubblica del proprio territorio tempestiva e sostenibile, a beneficio di tutti. Le OOSS possono essere protagoniste contribuendo al cambiamento, mirando le proprie azioni su proposte concrete e verificabili, estremamente attuali, oltre i temi che, tradizionalmente, sono da tempo oggetto di rivendicazione sindacale (politiche dei redditi, dell’abitare, del welfare). 

Diversamente, potrebbe risultare:

- riduttivo contrattare una raccolta differenziata più efficiente o calmierare i prezzi dello smaltimento dei rifiuti in base al reddito se non ci si preoccupa anche di come sono indotti i consumi, di come vengono realizzati i prodotti, di come avviene il loro confezionamento, lavorazione, riciclo, ecc. sentendoci responsabili delle conseguenze delle nostre scelte nel prodotto e nel processo;

- incomprensibile parlare di sviluppo sostenibile senza conoscerne i rischi che corriamo con l’attuale modello, continuando a pensare che qualcuno provvederà a ripulire, rimboscare, ripopolare ciò che noi danneggiamo, giorno dopo giorno, irrimediabilmente;

- irresponsabile chiedere più giardini pubblici, aree verdi, riserve e parchi, e ignorare il continuo consumo di suolo nella propria città, nel proprio territorio (quasi 2 metri quadrati di suolo ogni secondo) e addossare la colpa ai cambiamenti climatici se, con gli argini del fiume, crolla anche la casa, con lil versante di una montagna una diga, per la mancanza della necessaria manutenzione un ponte;

- imbarazzante prodigarci per i gatti del quartiere, commuoverci per un cucciolo abbandonato sull’autostrada, dare da mangiare ai piccioni nei giardini e rimanere inconsapevolmente indifferenti davanti al rischio di estinzione di oltre 1 milione di specie animali e vegetali, a partire dalle api che, a causa del loro declino, hanno fatto registrare una diminuzioni di produzione agricola dovuta a deficit di impollinazione;

- pericoloso continuare a nutrirci con prodotti della terra e del mare senza preoccuparci della qualità di ciò che acquistiamo, farci influenzare dalla pubblicità anzichè dal buon senso, dal piacere del gusto e dal desiderio di condurre una vita sana. 

L’attività umana è il più importante fattore ambientale che influenza il mondo che ci circonda, è dunque indispensabile e urgente collaborare per il raggiungimento dei 17 goal dell’Agenda 2030. La contrattazione deve, necessariamente, approfondire questi temi e stare al passo con i tempi.

La  litografia di Jean-Leon Huens, ritrae Nicolò Copernico nel suo laboratorio mentre sta elaborando il suo modello eliocentrico.

Link: Nota_Copernicus_-_Moriondo_21102021.pdf

Per la Redazione - Serena Moriondo