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Locandina women and the cityNel romanzo "Il Barone Rampante" di Italo Calvino, Cosimo, il Barone di Rondò, invitava tutti i compaesani a scrivere, su un quaderno appeso a un albero del paese, cosa loro aborrivano e cosa amavano: il quaderno della doglianza e della contentezza. Questa l'ispirazione da cui ha tratto spunto "La Città che Voglio", l’iniziativa all'interno della prima edizione del festival  “Women & the City” che si è svolta dal 12 al 15 ottobre 2023 a Torino.

L’appuntamento ideato dall'Associazione Torino Città per le Donne ha inteso promuove l’avvio di una riflessione comune che favorisca la prospettiva di genere nelle politiche locali in grado di rendere gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque. Un appuntamento pensato per calarsi nel vivo del gender mainstreaming che prende avvio dall’esperienza maturata dall'Associazione Torino Città per le Donne, presieduta da Antonella Parigi, manager culturale, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, fondatrice della Scuola Holden, del Circolo dei Lettori.
La proposta di città ideale deve contenere riflessioni, spunti, idee, storie sull’importanza della parità di genere nella vita quotidiana nella città e di come andrebbe promossa ulteriormente. Le proposte coprono una o più aree tematiche a propria scelta tra rappresentazione e partecipazione nella città, servizi pubblici, scuola e università, spazi verdi e ambiente, intersezionalità, salute, lavoro, tecnologia e digitalizzazione, sport e cultura.

Com’è la città che sogni?
Com’è fatta, cosa promuove e come si vive nella tua città ideale?
Cos’è per te la parità di genere, cioè l’uguaglianza tra tutte e tutti?
La tua città ideale, come promuove e realizza la parità di genere negli spazi pubblici? O nella scuola? Nello sport? Nelle proposte culturali? Sui mezzi di trasporto (mobilità)? Nei servizi alla salute?
La città che sogni, rispetta l’ambiente ed i diritti di tutte e tutti?

Queste sono solo alcune delle domande a cui ragazze e ragazzi fino ai 29 anni d’età potranno rispondere entro il 20 dicembre 2023 con l'intenzione di condividere la loro idea di città ideale che tenga conto della parità di genere attraverso una ricerca, un tema, una storia o un progetto creativo con contenuti fotografici o multimediali (video e/o audio). Il Contest è rivolto a ragazze e ragazzi residenti in qualsiasi comune italiano.

Il Festival Women and the City è arrivato anche nelle scuole, con studenti e docenti che hanno partecipato agli incontri. Durante l’inaugurazione è stato presentato Goose!Il Gioco dll’Oca – Steam Education: il progetto creativo ed educativo per il contrasto degli stereotipi nelle materie STEAM e la valorizzazione delle professioni scientifiche. Il gioco, ideato da Simona Bonito, Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, propone una riflessione sulla presenza delle donne nelle discipline scientifiche e incoraggia ragazzi e ragazze a sviluppare una lettura critica dei pregiudizi e degli stereotipi di genere riguardanti le materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.

Concludiamo questo articolo segnalandovi la ricerca dal titolo "Parità di genere nelle pratiche di governo locale. Strategie e best practices internazionali", realizzata nel 2022 da Alberta de Luca, geografa, esperta di politiche di sviluppo territoriale e Margherita Sofia Zambelli, consulente di parità di genere e gender mainstreaming, grazie anche al supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo. Il fine è stato quello di trarre ispirazione dalle esperienze delle realtà e città analizzate per orientare l’azione di "Torino Città per le Donne". In sostanza il Report che ne è scaturito ha analizzato alcune tra le più documentate esperienze di gender mainstreaming nei governi locali per trarre spunti utili e animare il dibattito sui temi di parità di genere.

Per raggiungere questo obiettivo, la ricerca ha:

  • in primo luogo analizzato i principali strumenti politici e programmatici che promuovono e regolano l’integrazione della prospettiva di genere a livello locale;
  • in secondo luogo, analizzato cinque esperienze europee e internazionali per tracciare un quadro di riferimento ampio di pratiche, politiche, strumenti che altrove hanno prodotto risultati interessanti per l’uguaglianza di genere.

Nello specifico:

  • Il Report prende in considerazione l’attuale Strategia Europea per la Parità di Genere adottata dalla Commissione Europea nel 2020 quale cornice politica nonché i lavori di alcune delle principali reti di coordinamento tra governi locali, europei e/o mondiali – il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CCRE), l’Unione delle Città e dei Governi Locali (UCLG) e il programma URBACT – che aiutano a indirizzare l’azione locale in un’ottica femminista, trasformativa e intersezionale. Rimangono, invece, sullo sfondo gli impegni e i piani d’azione elaborati a livello globale – come per esempio il lavoro del World Economic Forum sul Global Gender Gap, l’Agenda ONU 2030 e i Sustainable Development Goals – perché non immediatamente riferibili all’azione locale per l’uguaglianza di genere (schemi informativi sui questi lavori sono allegati al documento).
  • La seconda parte del rapporto descrive le esperienze di Barcellona, Montréal, Paesi Baschi, Umeå e Vienna: per ciascun caso sono presentati il sistema di governance, un focus specifico sull’azione di genere nel contesto locale, e i fattori-chiave. I focus differiscono per ogni caso, rappresentando la specificità di ogni azione locale per il gender mainstreaming. I casi-studio sono stati realizzati grazie alla collaborazione con le ed i responsabili delle esperienze internazionali analizzate e le esperte e gli esperti di alcune tra le più importanti reti nazionali e internazionali che operano nel campo dell’uguaglianza di genere.
  • La terza parte del rapporto, infine, contiene le conclusioni - in termini di Lezioni apprese e Raccomandazioni - che l’analisi ha desunto dall’inquadramento strategico e dai case-studies.

I driver individuati nella ricerca si sviluppano su sei assi:

  1. Commitment, inteso come sostegno politico e istituzionale alla parità di genere;
  2. Sistema di governance attraverso strutture interne alle Amministrazioni, strutture esterne coinvolte sistematicamente, organi consultivi e processi di consultazione sistematica con il tessuto associativo sia sul piano formale sia in quello informale.
  3.  Strumenti per il gender mainstreaming,  il primo passo per sviluppare adeguatamente piani e politiche per l’uguaglianza di genere è rappresentato dalla raccolta di dati disaggregati. La raccolta dei dati disaggregati è infatti propedeutica ad analisi situazionali volte a individuare da un lato, gli aspetti che si possono/devono migliorare o rafforzare per rendere le policy gender sensitive, e dall’altro gli indicatori su cui costruirle, monitorarle e valutarle.
  4. Empowerment e sensibilizzazione, questo asse si concretizza in programmi di formazione e mentoring, compreso il coinvolgimento dei politici uomini nelle azioni e nelle politiche per l’uguaglianza.
  5. Azioni mirate,  così come quello relativo agli strumenti per il gender mainstreaming, anche questo asse si occupano della “messa a terra” dei principi per l’uguaglianza di genere, da un lato di pianificare, finanziare e implementare azioni mirate e dall’altro integrare la dimensione di genere nella programmazione e nella definizione delle politiche.
  6. Strumenti e Partecipazione a network, riguardano diverse sfere (da quella culturale a quella operativa, a quella gestionale), aspetti eterogenei (il funzionamento interno, le azioni, le relazioni con altri soggetti) e livelli differenti di operatività (alcuni sono immediatamente attivabili, altri necessitano di ulteriori approfondimenti).

Immagine download1 300x263Il Gender Equal Cities – nello spirito fortemente pragamtico che guida le attività di URBACT – sintetizza le azioni per cominciare la costruzione di città eque, in un’ottica incrementale: Utilizzare gli strumenti a disposizione per promuovere la parità negli appalti, le catene di approvvigionamento e le sovvenzioni; Creare spazi pubblici sicuri e accoglienti per tutti; Integrare il genere in tutti i dipartimenti e le forme; Ridurre il divario retributivo nell’Amministrazione; Impegnarsi per la diversità nella partecipazione, comunicazione, rappresentazione raccogliere dati disaggregati per sostenere politiche, servizi e decisioni finanziarie; Sostenere servizi a supporto di donne e uomini vittime di violenze di genere; Firmare la Carta per la parità di donne e uomini del CCRE; Lavorare per raggiungere almeno il 50/50 di rappresentanza nella governance locale; Controllare che la spesa della istituzione locale sia indirizzata ai bisogni di tutte e tutti cittadini.

Un buon punto di partenza considerato che secondo il Global Gender Gap Report 2023, l’Italia si piazza al 79° posto rispetto alla parità di genere!

Link: Ricerca Parità di genere nelle pratiche di governo locale. Strategie e best practices internazionali 

Per la Redazione - Serena Moriondo