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FOTO DRAGHI 1Di Gaetano Sateriale

Nuove Ri-Generazioni è un’associazione di carattere sindacale, non culturale, tantomeno politico. Non siamo interessati alla disputa in corso sulle caratteristiche del nuovo Governo: quanto è tecnico, quanto politico, se è istituzionale, di unità nazionale, ecc. La nostra impressione è molto semplice e purtroppo difficile da controbattere: i partiti esistenti non sono riusciti a dar vita a un esecutivo che rispondesse alle emergenze in corso, hanno fallito su quello che è il loro compito primario, bene ha fatto pertanto il Presidente Mattarella ad aprire una pagina nuova. Ora vanno considerate solo le competenze e l’efficacia del nuovo Governo ad affrontare le emergenze del paese (sanitaria, sociale, economica). E decidere, invece che porsi domande astratte, cosa è possibile fare, ciascuno nel suo ambito, per aiutare il Paese a superare la grave crisi in corso.

La prima opinione, visto l’elenco dei Ministri, è che le competenze siano cresciute rispetto al passato: se le competenze sono più presenti fuori dai partiti che non dentro, non è certo colpa delle competenze… Quanto alla efficacia di governo essa dipenderà da molte variabili che vanno governate al più presto, anche se sono decenni che ostacolano la governabilità. La prima è la burocrazia delle amministrazioni centrali, a partire dai ministeri. Non basta la competenza di un Ministro per essere sicuri che le macchine amministrative si rimettano in moto. È necessario uno svecchiamento (non solo anagrafico) del personale tecnico amministrativo, a partire dagli apicali, un coinvolgimento, una condivisione indispensabili perché una decisione di governo diventi operativa. Altrimenti non basterà un “governo forte” a realizzare i progetti. Un’altra variabile dipende dalla capacità (e dal buon senso) delle altre sedi istituzionali e di governo: le Regioni, le Città Metropolitane, le Province (ammesso che esistano ancora), i Comuni di media dimensione, i piccoli Comuni, le Aree Interne, ecc. Se prevarrà la logica della distinzione, separazione, contrapposizione e della pretesa autarchia cui abbiamo assistito negli ultimi mesi (o anni), nemmeno il nuovo Governo riuscirà a essere efficace sul territorio nazionale. La terza variabile dipende dalla reale volontà di collaborazione delle forze politiche di maggioranza: su questo contiamo che l’asse Mattarella-Draghi sia in grado di far giungere il Governo intatto al dopo pandemia. A ricomporre questa situazione politico istituzionale ormai sfilacciata possono contribuire anche le organizzazioni sociali, se sapranno insieme alzare lo sguardo oltre l’orizzonte dell’emergenza.

Noi cercheremo di fare la nostra parte nel ricercare un’interlocuzione con il nuovo Governo e aprire momenti di confronto con i governi territoriali sui temi della rigenerazione urbana per rispondere ai bisogni delle persone e del territorio in una logica di sviluppo sostenibile (ambientalmente, socialmente, economicamente sostenibile).

In particolare, come affiliati ASviS, siamo felici che Enrico Giovannini diventi ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per quanto siano rilevanti questi temi in una prospettiva di rilancio sostenibile del Paese. Gli auguriamo pertanto buon lavoro e lo assicuriamo che avrà nel sindacato degli Edili un interlocutore attento e continuo, come siamo stati nell’ultimo anno, anche come Associazione NuRiGe, con il dicastero precedente con i cui vertici amministrativi e politici abbiamo positivamente dialogato sui principali decreti riguardanti i cantieri (da attivare H24), i decreti sul “Superbonus” e sulla “Qualità dell’abitare”.