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COPERTINA WSR 2023L'invecchiamento della popolazione è un trend sempre più condiviso da molti Paesi del mondo: non solo economie avanzate, ma anche economie emergenti. Dopo Giappone e Corea, l'Italia è il Paese che registra il più rapido invecchiamento della popolazione, con 37 persone di età superiore ai 65 anni ogni 100 individui in età lavorativa (15-64 anni) nel 2022 e saliranno a 65 entro il 2050. Nello stesso periodo,  la quota di ultraottantenni dovrebbe aumentare dal 3,7% al 7,5%.

In Italia e, in generale, in Europa, il rilancio di sviluppo post pandemia - che non può che coincidere con la fase di transizione energetica, ambientale e in campo tecnologico -  sta dunque avvenendo, a differenza del dopoguerra, in una società con una netta prevalenza di popolazione anziana. Secondo l'OCSE: il numero di persone di età superiore ai 65 anni per ogni persona in età lavorativa raddoppierà nella maggior parte dei paesi del G20 entro il 2060 e la quota di persone di età pari o superiore a 85 anni aumenterà ancora più rapidamente.

Infografica 3 WSR 2023Contestulamente, una bambina o un bambino nati nel 2021 potrebbero vivere in media quasi 25 anni in più rispetto a un neonato del 1950. Vite più lunghe e più sane, dunque, ma servono misure per sostenere la popolazione che invecchia.

Conferma il quadro sopra delineato l’edizione 2023 del “World social report” , intitolato “Leaving no one behind in an ageing world” (Non lasciare nessuno indietro in un mondo che invecchia), pubblicato il 18 gennaio dal Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni unite (Un Desa). Il Rapporto, a 20 anni dall’anniversario dell’adozione del Piano d'azione internazionale di Madrid sull'invecchiamento, esplora le implicazioni economiche e sociali della longevità umana.

Secondo lo studio, ogni fase della vita può rafforzare o ridurre il benessere nell’età più anziana. Entro il 2050, il numero di persone di età pari o superiore a 65 anni dovrebbe raddoppiare, superando 1,6 miliardi di individui e sempre più sono evidenti molte disuguaglianze nel mondo che invecchia. Molte persone anziane godono di ottima salute. Altre vivono con disturbi o gravi disabilità. Alcune sono economicamente attive, ma molte vivono in povertà. 

I livelli di povertà negli anziani sono in genere più alti tra le donne. Un risultato frutto di una maggiore partecipazione al mercato del lavoro informale, a carriere più brevi e salari più bassi rispetto agli uomini. Una situazione che lascia molte donne alle prese con una maggiore insicurezza economica in età avanzata.

Data la loro aspettativa di vita, più lunga degli uomini, le donne anziane hanno, inoltre, una maggiore probabilità di aver bisogno di cure a lungo termine.

  • 1 su 3 il numero di donne di età pari o superiore a 65 anni che necessitano di assistenza a lungo termine nell'UE, per gli uomini il rapporto e 1 su 5
  • 13,6 milioni il deficit stimato degli operatori di assistenza a lungo termine
  •  l'80% di tutta l'assistenza a lungo termine in Europa è fornita da caregiver informali
  •  nonostante la domanda in crescita, è calata la percentuale di spesa media del PIL nei Paesi OCSE per l'assistenza a lungo termine (si è passati dall'1,7 nel 2017 all'1,5% nel 2019)

Nei Paesi più sviluppati, le pensioni e altri sistemi di sostentamento pubblico forniscono oltre i due terzi dei consumi alle persone anziane. Di contro, nei Paesi meno sviluppati si tende a lavorare più a lungo e si dipende maggiormente dai beni accumulati o dall'assistenza familiare.  

Infografica 2 World Social Report 2023Poiché le coorti più giovani si riducono mentre gli anziani rappresentano una quota maggiore della popolazione, i governi devono affrontare con urgenza le questioni relative al futuro dei loro sistemi di welfare. Come preservare la solidità delle finanze pubbliche in un contesto di crescente domanda di pensioni, sanità e assistenza a lungo termine? Quali politiche sarebbero necessarie per promuovere e sostenere l'invecchiamento attivo? Gli attuali modelli di welfare sono ancora adeguati per far fronte ai grandi cambiamenti delle strutture demografiche degli Stati?

Le domande sono molte, le risposte ancora inadeguate.  Nel concludere, il Rapporto, delinea tre azioni che  possono aiutare a garantire il benessere finanziario di tutte le persone anziane. Il primo è incoraggiare i risparmi privati e migliorare l'alfabetizzazione finanziaria. Il secondo è quello introdurre o espandere possibili regimi di tassazione delle pensioni, in modo che tutte le persone anziane mantengano un livello base di sicurezza economica. Il terzo è rafforzare le istituzioni del lavoro.

Dare a ogni persona pari opportunità di invecchiamento, in buona salute e con una sicurezza economica, è un processo che inizia dalla nascita, ed è un tema di giustizia sociale.

Link: World Social Report 2023

Per la Redazione - Serena Moriondo