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Foto Sateriale recenteDi Gaetano Sateriale, componente del Comitato Scientifico dell'Associazione Nuove Ri-Generazioni

Venerdì 2 febbraio la Fillea Cgil Roma Lazio, presenti il Sindaco, il Prefetto, e Segretari generali della Fillea e della Cgil hanno presentato due importanti Protocolli sulla legalità e la sicurezza del lavoro in vista del Giubileo e dei cantieri che si apriranno anche in applicazione del PNRR. Un modello partecipato per governare la crescita delle attività e dell’occupazione prevenendo i rischi di avvio di procedure di subappalto incontrollato che aumentano illegalità, precarietà, qualità delle opere, sfruttamento e rischi per il lavoro.

I Protocolli, davvero molto dettagliati, distribuiscono fra i firmatari (Comune, forze di polizia, imprese, sindacati fino alle Asl) compiti, responsabilità e diritti per rendere più trasparenti e verificabili non solo le procedure di avvio dei progetti ma anche la loro effettiva realizzazione con possibilità di controllo istituzionale e sindacale quotidiano.
In cambio di queste procedure di controllo degli appalti e dell’occupazione (con certificazione prevista per ogni persona che lavora nel cantiere), i sindacati concordano che su quei progetti si possa lavorare H24 anche nei giorni festivi, nel rispetto dei CCNL nazionali e territoriali del settore edile e degli altri settori purché firmati dalle OOSS più rappresentative.

Il contenuto dettagliato dei Protocolli si può trovare nel sito della Fillea (https://www.filleacgil.net/tutto/137-comunicazione/17466-modello-roma.html), la diretta della presentazione con il Sindaco di Roma (Commissario al Giubileo) e il Prefetto della Capitale si può rivedere nel sito Cgil (https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=1108756433457234).

È senz’altro vero che l’occasione per la firma dei Protocolli è eccezionale: la Città Metropolitana di Roma, la realizzazione dei lavori legati alla celebrazione del Giubileo 2025, l’avvio effettivo dei progetti previsti dal PNRR, per un totale di migliaia di cantieri. Ma la metodologia sperimentata a Roma in questa circostanza ha una valenza molto più generale che può interessare sia le grandi che le piccole città e anche i territori extraurbani. I Protocolli firmati a Roma hanno caratteristiche di contenuto e di metodo che potrebbero essere generalizzati con successo. Essi infatti tengono legati fra loro obiettivi di maggiore controllo e prevenzione dell’illegalità delle attività produttive con quelli di creazione di un lavoro più sicuro e più regolare. Ci fossero stati protocolli analoghi quando si avviarono i PINQUA e il Superbonus, forse avremmo evitato la nascita improvvisata di aziende inappropriate per capacità e caratteristiche del lavoro.

Per evitare che il PNRR produca dinamiche incontrollate sarebbe quindi urgente e opportuno che Protocolli analoghi a quelli di Roma venissero estesi anche in altre Regioni e in altre città del Paese. Una delle strade per renderlo possibile, oltre che una iniziativa sindacale dal basso territorio per territorio, è certamente quella di presentare i Protocolli firmati a Roma e proporre la loro estensione sia all’ANCI che alla Conferenza delle Regioni e delle province autonome. Prima che scatti, come solito, la logica dell’urgenza della realizzazione dei progetti previsti e che questa logica prescinda da tutto il resto, a partire dal controllo e dalla prevenzione.

Link: protocollo_appalti_firmato_30_novembre_2023.pdf

Link: Doc-10_Protocollo-di-legalita-per-la-realizzazione-degli-interventi-nella-Citta-di-Roma-per-il-Giubileo-2025.pdf

* Foto in homepage di Caleb Miller per unsplash