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Foto rifugiati A fine 2022 si stimavano in circa 295 milioni i migranti nel mondo, con la previsione di superare la soglia dei 300 milioni nel 2023: circa un abitante della Terra ogni 30. 108 milioni i migranti forzati nel mondo (nel 2000 erano appena 20 milioni).

Stabile il numero dei cittadini stranieri residenti in Italia – immigrati o nati nel Paese –  che si è assestato, nell’ultimo quinquennio, sui 5 milioni (l’8,6% della popolazione), che ridimensiona la retorica dell’invasione.

La sperequata distribuzione dei beni e delle risorse planetarie resta una delle maggiori cause delle migrazioni globali: se il Nord del mondo, dove abita poco più di un sesto (meno di 1,4 miliardi di persone) degli abitanti della Terra, dispone di poco meno della metà del PIL mondiale, nel Sud i restanti 6,6 miliardi di abitanti se ne spartiscono la rimanente parte (52,7%); in particolare, il PILmedio annuo pro capite del Nord (54.300 dollari Usa) è ben 4 volte superiore a quello del Sud (13.000 dollari).

Come è noto, lungo le rotte migratorie del Mediterraneo (peraltro anch’esso interessato da disastrosi cambiamenti climatici, con un riscaldamento superiore al 20% della media globale) scompaiono migliaia di migranti diretti in Europa: dal 2014 ad agosto 2023 i morti e dispersi accertati sono stati circa 28mila (ma probabilmente altrettante sono state le vittime di naufragi non intercettati).

La Giornata Internazionale dei Migranti, che si celebra ogni anno il 18 dicembre ed è stata istituita nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per riconoscere i diritti umani dei migranti e per promuovere la loro protezione, è un’occasione per riflettere sull’importanza della migrazione e sui diritti umani.

Lo fa l'ITUC, la più grande federazione dei sindacati a livello mondiale, ricordando che "Per i sindacati un lavoratore è un lavoratore, indipendentemente dallo status migratorio". I Sindacati propongono la realizzazione urgente di un nuovo contratto sociale per creare società ed economie più inclusive, dove i migranti e le migranti e le loro famiglie possano lavorare e vivere con dignità.

Lavoratrici e lavoratori chiedono una governance della migrazione basata sui diritti, progettata, attuata e monitorata attraverso il dialogo sociale e con le norme internazionali del lavoro. 

Link: Migrare_per_sopravvivere_-_Moriondo_17122023_.pdf

Per la Redazione - Serena Moriondo