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Copertina senza casa senza futuro uduL'Unione degli Universitari (UDU) ha presentato oggi l'indagine "SENZA CASA, SENZA FUTURO" che si basa sulla raccolta di 20mila risposte.  L'indagine promossa con CGIL e SUNIA su tutto il territorio nazionale, dà un quadro estremamente critico della condizione abitativa degli studenti: in media 430€ per una camera singola spese incluse, oltre il 10% degli affitti presenta irregolarità. 

Dall’indagine – spiega Simone Agutoli, responsabile per l’UDU del tema casa – emergono dati molto preoccupanti sulla giunga degli affitti. In media una stanza singola costa 350€ al mese, a cui aggiungere circa 80€ di bollette  e spese condominiali. I record negativi spettano a Milano dove si paga in totale 650€ in media per una camera singola, seguita da Bologna e Roma sui 500€. Sono cifre assurde, dovute ad un’offerta che non regge il passo con la domanda e che sono quasi impossibili da sostenere per una famiglia media”. “Il risultato – conMnua Agutoli – è duplice. Da una parte, molti studenti rinunciano a studiare per i costi eccessivi, le condizioni degli alloggi e la carenza di soluzioni. E chi decide di trasferirsi lo stesso, si orienta sempre di più verso la camera doppia, con uno studente su quattro che oggi vive in una camera doppia. Il picco del 50% si trova a Venezia, seguita da Milano, Brescia, Trento e Bologna. L’1% sta addirittura in tripla. Il risparmio è comunque minimo, circa il 20% in meno rispetto alla camera singola ed infatti il 30% degli studenti ci dice di essere in grave difficoltà economica ad arrivare a fine mese per via delle spese legate all’alloggio”.

Infografica report senza casa senza futuro UDUA preoccupare l'UDU è anche il fatto che il 5% degli studenti fuori sede (circa 830 mila secondo i dati del Ministero dell'Università e della Ricerca) non ha alcun contratto. Il primato di condizioni al nero ce l'ha la città di Napoli (dove un rapporto su quattro risulta essere privo di un contrattoo scritto,) a seguire  Catania, Benevento e Palermo sopra al 15%. Se però aggiungiamo anche le irregolarità parziali, come cifre non concordate espressamente dal contratto, l'UDI stima che la percentuale nazionale di contratti irregolari superi il 10%.

Ma i disagi e le ingiustizie non si fermano qui:  il 13% di universitari è discriminato nella ricerca dell'alloggio a causa del genere (i proprietari affittano solo a studentesse); il 4% per razzismo. Nel 30% dei casi i proprietari di alloggi hanno chiesto ai genitori di farsi garanti dei contratti di affitto ma nel 2-3% dei casi hanno preteso una fideiussione bancaria a maggiore garanzia.

Le proposte dell'UDU sono state illustrate da Camilla Piredda, coordinatrice nazionale UDU:

1.  stanziamento immediato nella legge di Bilancio di 100 milioni per un fondo a sostengo degli studenti fuorisede. 2. intervenire sulle borse di studio con almeno 300 milioni, per aumentarle e garantirle a tutti gli idonei. 3. intervenire sulla leva fiscale e sulla regolamentazione dell'utilizzo degli immobili, limitando e disincentivando le locazioni brevi turistiche, il canone ordinario e lo sfitto. 4. prevedere un serio piano di investimenti in alloggi pubblici, stanziando almeno 3 miliardi sul bilancio pluriennale e rivedendo il PNRR.

Ifografica 2 report UDU senza casa senza futuroL'Unione degli Studenti insieme a CGIL e a SUNIA, hanno denunciato il fatto che i finanziamenti europei previsti con il PNRR vengono destinati principalmente agli alloggi privati, i quali possono arrivare a costare anche mille euro al mese; al contrario, il finanzianemento dovrebbe rendere accessibili posti letto agli studenti più bisognosi.

Il caro vita sta colpendo duro. Gli universitari – dichiara la Segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi sono una delle categorie in maggiore difficoltà economica e la spesa più consistente è sicuramente quella dell’alloggio, che di conseguenza erode risorse a migliaia di famiglie. Secondo i dati preliminari in nostro possesso, il 29% degli universitari è in grave difficoltà economica nel pagare affitto e bollette. C’è bisogno di un intervento economico urgente”.

Stefano Chiappelli, Segretario generale del Sunia, parla di “diritto alla casa e diritto allo studio continuamente violati”. “A preoccuparci – spiega – è anche il numero di affitti in nero, troppi sembrano dichiarare di non avere un contratto regolare, e quasi il 40% degli studenti lo accetterebbe pur di risparmiare qualcosa. È evidente che lo studente è la parte debole del rapporto contrattuale e deve essere maggiormente tutelato dai soprusi e dalle speculazioni di un mercato locatizio fuori controllo”.

La convocazione della Cabina di regia sugli alloggi universitari a Palazzo Chigi seguita alla rimodulazione della quarta rata del Pnrr non risolve i problemi che abbiamo segnalato sulla condizione allarmante per gli universitari fuorisede: uno studente su tre non riesce a pagare l’affitto. Non siamo intimoriti dall’attacco del Presidente del Consiglio, che ha accusato Cgil e Udu di odiare gli italiani, e continueremo la battaglia sul Pnrr in tutte le sedi, senza fare sconti al Governo”. I promotori dell'indagine hanno anche rivolto una lettera alla Presidente Ursula von der Leyen chiedendo alla Commissione Europea di effettuare verifiche puntuali in merito al numero degli alloggi universitari legati ai fondi del Pnrr: il Ministero aveva dichiarato di aver creato 8.500 posti letto, ma i conti non tornano. 

Il 30 ottobre l'incontro con la ministra Anna Maria Bernini. 

Per la Redazione - Serena Moriondo