Il libro si interroga sulla profonda trasformazione della provincia industriale italiana, esaminandone le implicazioni politico-economiche, culturali e socio-ecologiche. I capitoli del libro danno conto di un’esplorazione ad ampio raggio attraverso il Paese.
Punto di partenza di questo libro è stata una sessione organizzata dai curatori al VII convegno nazionale della Società italiana di antropologia applicata (Siaa), tenutosi a Ferrara tra il 12 e il 14 dicembre 2019 che si inseriva in un contesto tematico centrato sulla dimensione urbana e dei territori. L’intento “esplorativo” del panel era quello di creare uno spazio per ragionare sulle diverse configurazioni di un continuum di relazioni,
materiali e simboliche, tra mondi (cosiddetti) produttivi e mondi (che chiameremmo) extraproduttivi, nel quadro delle profonde trasformazioni degli ultimi decenni, definito dall’accentuarsi di una lunga traiettoria di dismissione industriale su scala nazionale, così come dalla complicata eredità socio-ambientale e socioculturale dei mondi industriali.
La dimensione industriale costituiva un criterio metodologico importante per definire una cornice comparativa generica, entro cui articolare però un insieme di analisi che non si riducevano – anzi spesso eccedevano abbondantemente – al mondo industriale. I mondi industriali o postindustriali, funzionavano pertanto - scrivono gli autori nella loro introduzione - come un prisma utile per leggere un insieme articolato di nessi e trasformazioni relativi allo spazio, il lavoro, la salute, la politica e l’ambiente.
Nonostante siano le grandi conurbazioni metropolitane a impegnare il dibattito sulle trasformazioni spaziali e socio-demografiche dell’era contemporanea, la maggior partedella popolazione italiana risulta ancora concentrata in aree urbane di piccole e medie dimensioni (Istat 2021). Questo tipo di urbanizzazione diffusa è un aspetto caratterizzante dell’organizzazione territoriale nazionale, definita da marcati processi di «urbanizzazione regionale» a cui ha corrisposto una peculiare configurazione degli assetti socio-produttivi del Paese.
Oltre ad una introduzione a cura di Antonio Maria Pusceddu, Andrea Filippo Ravenda, il libro è suddiviso nei seguenti capitoli :
Tessile o non tessile? La retorica dello sviluppo industriale e della deindustrializzazione in provincia di Biella
Manuela Vinai
Lo sciopero del 2014 alle acciaierie AST-ThyssenKrupp di Terni: esperienza sindacale e forme alternative di lotta
Matteo Saltalippi
Costruire le distanze. Infrastrutture e pratiche della mobilità lungo la linea ferroviaria Torino-Genova
Francesca Lacqua
Contestare la temporalità egemonica del capitale. Lotte anti-amianto dopo il disastro a Casale Monferrato
David Loher
Un rapporto inversamente proporzionale. Pratiche di recupero e riconversioni spaziali nella Città vecchia di Taranto
Vincenzo Luca Lo Re
L’imprenditore e il suo altro. Identità, piccola impresa e implosione delle strutture esistenziali nella Terza Italia
Giacomo Loperfido
Per la Redazione - Serena Moriondo