contattaci2
Chiamaci: 06 441 146 25
Scrivici una e-mail
area riservatacerca
cercaarea riservata
logo rigenerazioni NEWS 800x100 trasparente

Foto luciana castellina 647670.660x368All'interno del n.1/2022 della Rivista trimestrale "Questione Giustizia"* -  intitolata IL DIRITTO DELLA GUERRA, LE RAGIONI DELLA PACE -  tra i tanti articoli interessanti possiamo leggere quello della giornalista Luciana Castellina, dal titolo "La guerra è brutta".

La scrittrice, nelle prime settimane del conflitto, individuava l'essenza di ciò che autorevoli esperti di diritto internazionale pongono oggi, per lo più inascoltati, all'attenzione della politica italiana e all'opinione pubblica: dietro la volontà o meno manifestata dalle potenze in campo di risolvere il conflitto in Ucraina si dispiega il contendersi del nuovo equilibrio politico mondiale e i conseguenti interessi economici sottesi.

"Oggi - scriveva la Castellina - le armi non difendono più, ma in un mondo globalizzato, in cui ogni Paese dipende dall’altro, ci sono altri mezzi, meno sanguinosi ma ben più efficaci (e non parlo solo di sanzioni). Per questo serve la trattativa, il compromesso con il nemico, per difficile che sia. Non il rafforzamento del “patto fra gli amici” – in questo caso della Nato –, di cui sembrano così stupidamente fieri i nostri governanti. Altrimenti il risultato non può che essere, nell’immediato, un bagno di sangue di cui saranno vittime proprio gli ucraini e, in rapida prospettiva, l’innesto di un processo che può coinvolgerci tutti in un conflitto nucleare. Che oggi può scoppiare più facilmente di quando c’erano le buone grosse bombe sotto il controllo di capi di Stato, frenati dalla deterrenza. Una sorta di “patto fra nemici”. Foto invasione russa giugno 2022 copia 2Oggi il nucleare è dentro armi di ogni tipo, spaziali ma anche tattiche, a breve raggio, di cui chiunque può dotarsi innestando un processo che incendia il mondo – e, peraltro, come non chiedersi a chi mai finiranno in mano queste armi che dovremmo inviare, se si pensa che in Ucraina non ci sono solo i giovani ucraini ma, infiltrati tra loro, una quantità di volontari o assoldati che non controlla nessuno, il tutto su un territorio che è una foresta di centrali atomiche?
E, in ogni caso, come non riflettere sulle tante guerre di questi ultimi trent’anni – Iraq, Siria, Libia, Cecenia, buon ultima quella in Afghanistan –, tutte finite nel peggiore dei modi sia per gli aggressori che per gli aggrediti?
Immagine cartina TurchiaPerché il negoziato che si sta svolgendo a Istanbul stenta a procedere? Perché, in qualche modo, la guerra in Ucraina è un aspetto, ma solo un aspetto – e anche minore – del vero e ben più complesso conflitto in atto per definire il nuovo disegno geopolitico del mondo."

Mentre la guerra è ancora in corso, non se ne vede la fine ed è difficile prevederne gli esiti, diventa indispensabile - come scrive il magistrato Nello Rossi introducendo il primo numero del 2022 di Questione giustizia - che "a fronte della furia bellica, dei suoi enormi orrori, del corredo di falsi e di propaganda che sempre l’accompagna, sia ancor più necessario un assoluto scrupolo di verità e un rigoroso esercizio di ragione". Una cosa non possiamo dimenticare "Che meritano riprovazione e Immagine 2 Usa contro Cina edito722suscitano orrore, al pari di quella attuale, altre guerre di aggressione in atto o condotte in un passato recente in tante altre parti del mondo, anch’esse promosse sulla base di menzogne e di pretesti, anch’esse risoltesi in un inutile bagno di sangue, anch’esse inidonee a costruire durevoli equilibri di convivenza pacifica..".

Link: La_guerra_è_brutta_L.Castellina_2022.pdf

La Rivista Questione Giustizia, promossa da Magistratura democratica, non è mai stata - come scrivono i promotori -  strumento di un progetto maturato altrove, con la convinzione che le idee non hanno padroni e vivono in coloro che le fanno proprie, le praticano, le fanno crescere.

Carte raffiguranti l'invasione russa dell'Ucraina, gli assi di Ankara (Turchia) e Usa contro Cina sono state pubblicate da Limes, rivista italiana di geopolitica 

Per la Redazione - Serena Moriondo