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Foto matita e bilanciLa garanzia di bilanci pubblici trasparenti e aperti al controllo e alla partecipazione pubblica è precondizione essenziale per affrontare sfide urgenti come quelle legate – oltre che a pandemia e guerra – ai cambiamenti climatici, alla povertà, alla corruzione.

Inoltre, le decisioni di bilancio dei governi – quali tasse imporre, quali servizi fornire e quanto debito assumere – hanno conseguenze importanti per tutte le persone nella società. Quando i governi forniscono informazioni e canali significativi per consentire al pubblico di impegnarsi in queste decisioni, possiamo garantire meglio che il denaro pubblico venga speso per interessi pubblici.

L'Open Budget Survey 2021 è il più importante Rapporto mondiale indipendente che fa il punto sulla trasparenza, l’apertura e il controllo dei bilanci in 120 Paesi al mondo. Il documento è pubblicato ogni due anni dall’International Budget Partnership, grazie al contributo di esperti indipendenti della società civile in ciascuno degli Stati monitorati.

Risultati in sintesi:

  • Il 70% dei Paesi non garantisce livelli sufficienti di trasparenza di bilancio. Inoltre, circa un terzo dei principali documenti di bilancio non è reso disponibile al pubblico, e quelli che vengono invece regolarmente pubblicati spesso non contengono informazioni essenziali;
  • in merito al ruolo di supervisione svolto nel processo di bilancio da Parlamenti e istituzioni di controllo indipendenti, i risultati non sono certo buoni. Soltanto 29 dei 120 Paesi esaminati possono contare su Parlamenti che implementano pratiche di controllo adeguate, mentre sono 76 i Paesi che hanno istituzioni di controllo efficaci. Inoltre, in tre Paesi su cinque i governi possono spostare fondi da un’agenzia all’altra senza prima ottenere l’approvazione del legislatore, e due Paesi su tre possono ridurre i fondi stanziati senza previa approvazione: vale a dire che in questi casi i governi agiscono sostanzialmente senza controllo, ignorando la volontà di cittadini e Parlamenti espressa nei bilanci approvati;
  •  ma è dal fronte della partecipazione che giungono i riscontri peggiori: le richieste e le proposte dei cittadini e della società civile in tutto il mondo per una più ampia e strutturata partecipazione pubblica al processo di bilancio statale, in tutte le fasi del suo ciclo, continuano a essere frustrate. La media del punteggio globale sul livello di partecipazione registrata dall’Open Budget Survey 2021, in linea con l’edizione 2019, è infatti allarmante: 14 su 100. Inoltre, nessun Paese tra i 120 monitorati nel Rapporto 2021 raggiunge un risultato considerato “adeguato” (cioè pari o superiore a 61/100). Tutto ciò significa che non si offrono sufficienti opportunità di partecipazione pubblica al processo di bilancio sia nel permettere alla cittadinanza di avere voce in capitolo sulle decisioni con cui il governo stanzia i fondi pubblici, sia nel consentire agli stessi cittadini di valutare i propri governi in merito all’attuazione effettiva di queste scelte.

Sbilanciamoci! cura il monitoraggio sull’Italia, dove il risultato sulla partecipazione appare, ancora una volta, negativo.

Sono otto, come si è detto, i documenti chiave di bilancio in base alla cui disponibilità, completezza di informazione e tempestività di pubblicazione viene valutata la trasparenza del bilancio statale: il Documento di Economia e Finanza (DEF), la Nota di Aggiornamento al DEF, il Disegno di Legge di Bilancio, la Legge di Bilancio, il Bilancio in Breve, la Trimestrale di Cassa, il Disegno di Legge di Assestamento di Bilancio, la Relazione sul Rendiconto Generale dello Stato.

In sintesi, si conferma il buon risultato sul fronte della trasparenza e della supervisione di bilancio, così come il pessimo riscontro sul versante della partecipazione pubblica.

In merito alla TRASPARENZA si raccomanda al Governo italiano:

  • a rilasciare online il Bilancio in Breve - il documento che dovrebbe ordinare e riassumere in modo esaustivo, semplice e intuitivo articolazione, informazioni e dati principali contenuti nella Legge di Bilancio, in modo tale da poter essere compreso e utilizzato da tutti, soprattutto dai non esperti - senza ritardi. L'edizione 2021 è stata pubblicata tre mesi dopo l'uscita del Bilancio
  • a implementare delle procedure di coinvolgimento pubblico che consentano di identificare, raccogliere e infine trasporre nella pubblicazione le richieste di informazione sul bilancio da parte dei cittadini;
  • a realizzare delle versioni semplificate non solo della Legge di Bilancio, ma anche di altri documenti chiave, a cominciare dal Documento di Economia e Finanza e dal Rendiconto Generale dello Stato:
  • a migliorare ulteriormente l’innovativa app “Bilancio Aperto” – lodevole e utilissima iniziativa della Ragioneria Generale dello Stato – aggiungendovi delle spiegazioni-guida che consentano all’utente di inquadrare e contestualizzare in modo agevole le informazioni sul bilancio desiderate.

Per quanto riguarda invece la dimensione del CONTROLLO e della supervisione istituzionale nel processo di bilancio si chiede

  • al Governo di presentare alle Camere il Disegno di Legge di Bilancio almeno due mesi prima dell’inizio del nuovo anno finanziario;
  • al Parlamento di mettere in campo procedure per esaminare in modo sistematico e continuativo l’implementazione del bilancio pubblicando online i risultati di questo lavoro;
  • alla Corte dei Conti è invitata a sottoporre le proprie Relazioni sul Rendiconto alla valutazione di un’agenzia indipendente.

Immagine Cittadinanza 4965Ma è il riscontro sulla PARTECIPAZIONE nel processo di bilancio italiano a destare preoccupazione. Il nostro punteggio nel Rapporto 2021 è di 11 su 100 al di sotto della media mondiale (14/100) e molto inferiore sia alla media dei Paesi Ocse (22/100) sia al dato di Regno Unito (59/100), Corea del Sud (54/100) e Nuova Zelanda (48/100), che occupano i primi tre posti della classifica.

Sono molte le deficienze a cui porre rimedio e le istituzioni che dovrebbero provvedere a farlo, in particolare si raccomada:

  • al Ministero dell’Economia e delle Finanze di sperimentare procedure-pilota volte al coinvolgimento dei cittadini nelle fasi di formulazione del bilancio e di monitoraggio della sua implementazione, favorendo in primo luogo la partecipazione attiva – sia diretta, sia tramite le organizzazioni e le reti della società civile – dei gruppi e delle comunità più vulnerabili e sotto-rappresentate;
  • al Parlamento di avviare iniziative per consentire ai cittadini e alle organizzazioni sociali di essere coinvolte tanto nelle audizioni parlamentari sulla Legge di Bilancio, prima della sua definitiva approvazione, quanto nelle audizioni sul Rendiconto dello Stato;
  • alla Corte dei Conti di mettere in cantiere procedure formali per far sì che il pubblico possa partecipare allo sviluppo del suo programma e delle sue iniziative di monitoraggio dei conti pubblici e del bilancio statale.

La mancanza di adeguati spazi e procedure che consentano l’interlocuzione tra i cittadini e le organizzazioni sociali da un lato, e le istituzioni e le forze parlamentari e di governo dall’altro, rappresenta una lacuna da colmare in fretta

Per la Redazione - Serena Moriondo