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FOTO DEBITO PUBBLICO 2Di Serena Moriondo

Se mettessimo in fila una di fianco all’altra tutte le monete da un euro che formano il nostro debito pubblico, raggiungeremmo 151 milioni di chilometri, più o meno la distanza che c’è tra Marte e la Terra”.
A sostenerlo era Carlo Cottarelli, nel 2017, allora il debito pubblico corrispondeva al 131,8 % del PIL (Prodotto Interno Lordo) e in cifre a 2.228 miliardi di euro, oggi arriva a 2.644 miliardi (151%) ma si prevede che raggiungerà il 159,8% per poi iniziare a ridursi a partire dal 2022. In sostanza siamo andati ben oltre il pianeta Marte.  

Dallo scoppio della pandemia, il debito pubblico è salito in media dal 103,8% al 120% nelle “economie avanzate” e dal 54% al 63,4% nei Paesi “in via di sviluppo”, con differenze significative tra loro. Dopo la crisi economica indotta dal COVID, potrebbe sorgere una nuova crisi finanziaria che ridurrebbe l’efficacia degli sforzi di rilancio dei singoli Paesi e dell’Europa.

Ogni tanto guardare il mondo con uno sguardo più attento ci aiuterebbe a capire perché certe cose succedono e altre no e quali scelte è urgente intraprendere perché gli Stati non possono rischiare di fallire e non si può più attendere provvidenze che, peraltro, non sono infinite e nemmeno a costo zero. 

In un mondo globalizzato è difficile stare a galla se, nel momento in cui si sta facendo di tutto per restarci, si permette al sistema finanziario di affondare i Paesi in difficoltà che sono sulla nostra stessa scialuppa di salvataggio!

Link: Il_debito_pubblico_può_essere_davvero_sostenibile_-_Moriondo_09052021.pdf