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di Serena Moriondo

Di una cosa dobbiamo essere ben consapevoli: la protezione del clima è un diritto fondamentale. La minaccia ai bambini e alle bambine, alle ragazze e ai ragazzi ed ai loro diritti da parte del cambiamento climatico non è teorica: è reale ed urgente.
Il rapporto “Born into the Climate Crisis” lo mostra in modo allarmante. Secondo il rapporto, il numero di disastri legati al clima in tutto il mondo è raddoppiato negli ultimi venti anni rispetto ai decenni precedenti. I bambini nati nel 2020 riscontrano, in media, il doppio degli incendi, il triplo delle siccità e dei fallimenti dei raccolti, il triplo delle inondazioni e sette volte il numero delle ondate di calore rispetto a quelli nati nel 1960.

In questo quadro estremamente critico, è notizia del febbraio 2023 di una decina di giovanissimi austriaci che hanno presentato un'azione legale alla Corte Suprema per costringere il loro governo a garantire l’applicazione dei diritti costituzionali adottando misure più severe contro il cambiamento climatico. Il caso presentato alla Corte Costituzionale si ispira a una causa simile in Germania del 2021 dove, in una storica sentenza, la Corte costituzionale federale tedesca ha giudicato parzialmente incostituzionale e insufficiente la legge sul clima, approvata nel 2019, per l’assenza di indicazioni dettagliate sulla riduzione delle emissioni climalteranti dopo il 2030. La decisione della Corte tedesca segue, a sua volta, un numero crescente di casi legali simili in diversi Paesi. La nota allegata illustra diversi casi internazionali compreso quello che,  per la prima volta nel 2022, vede un contenzioso aperto contro lo Stato italiano accusato di non aver posto in essere, "nei tempi e dovuti modi, quanto prescritto negli obblighi relativi alle azioni da adottare per contrastare il cambiamento climatico".

Come abbiamo sinteticamente descritto, le controversie stanno ovunque crescendo in quantità e importanza. La maggior parte degli imputati sono Governi, ma le cause legali coinvolgono sempre più le aziende che emettono i maggiori inquinanti. La nota mette in evidenza alcune delle recenti tendenze nel contenzioso climatico; l'impegno della Commissione nel quadro del Green Deal europeo, sulle auto-dichiarazioni ambientali per contrastare il “greenwashing e le asserzioni ambientali ingannevoli”; la storica risoluzione sulla giustizia climatica approvata, da poche settimane, dalle Nazioni Unite.

In conclusione, possiamo affermare che la crisi climatica è, dunque, anche una crisi intergenerazionale, ed espone in particolare modo i giovani alle devastanti conseguenze di azioni e politiche sbagliate di cui non sono artefici. L' aumento esponenziale delle cause legali contro i governi promosse da giovani e basate sul diritto costituzionale a un ambiente sano e un futuro dignitoso, rivelano un sentimento crescente di giustizia sociale che va incoraggiato e sostenuto. 

Link: Giustizia Climatica Giustizia Generazionale