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dipinto città fantasticheConclusa la FASE 1 del Programma per l'Innovazione e la Qualità dell'Abitare (PINQuA) con la consegna della graduatoria il 20 luglio

All’Alta Commissione sono pervenute da Regioni, Città metropolitane e Comuni 290 proposte (delle quali 9 relative ai progetti pilota), ne sono state ammesse 271. I 19 progetti esclusi dal finanziamento (per circa 1 mld di euro) potrebbero essere recuperati in futuro.

I  progetti pilota ammessi (ad alto impatto strategico sul territorio nazionale, da cofinanziarsi anche con eventuali ulteriori risorse, ivi comprese quelle di cui al Recovery Fund, in quanto orientati all’attuazione del Green Deal e della Digital Agenda possono essere cofinanziate fino a 100.000.000,00 di euro ciascuna), sono 8 (CM Messina; Comuni di Brescia, Milano, Bari, Lamezia Terme, Ascoli Piceno, Genova; Regione Lombardia).

Sono stati considerati meritevoli di menzione 13 progetti (vd. allegato):

  1. Comune di Vercelli - Progetto di rigenerazione urbana di porzioni di territorio degradate attraverso un insieme di interventi e misure tra loro coerenti e funzionalmente connessi. Progetto Architetto Andres Kipar e LAND.
  2. Comune di Teramo - Rigenerazione urbana con recupero, demolizione e ricostruzione di residenze pubbliche e valorizzazione degli spazi pubblici. Progetto ABDR.
  3. Comune di Cuneo – Residenze per giovani, anziani e famiglie fragili. Progetto Carlo Ratti Associati.
  4. Comune di Corigliano Rossano – Programma “Nuove Energie per l’Abitare – SchiavoNEA”. Progetto Atelier(s) Alfonso Femia.
  5. Città Metropolitana di Bologna – Piano territoriale integrato “Fragile a chi?” per la gestione innovativa dell’abitare nell’appennino bolognese.
  6. Comune di Foggia – Riqualificazione del quartiere Borgo Croci.
  7. Comune di Messina – Risanamento di un quartiere degradato attraverso la demolizione e ricostruzione di abitazioni e servizi. Ing. Vito Leotta.
  8. Comune di Roma – Riqualificazione di un immobile vincolato e recupero dei 53 nuclei familiari occupanti provenienti da 21 Paesi diversi. Progetto Architetto Valentina Cocco.
  9. Comune di Milano – Programma di rigenerazione di Via Newton e del Quartiere San Siro.
  10. Comune di Pesaro – Il progetto propone un modello abitativo integrato in una visione complessiva del territorio che mira al miglioramento delle qualità ambientali, attraverso operazioni edilizie basate sul consumo di suolo zero, sul potenziale della rete ecologica e sull’accessibilità dei servizi di prossimità. Progetto architetto Simone Capra e STARTT
  11. Comune di Sassari – Ripopolamento del centro storico di Sassari attraverso il recupero e la rifunzionalizzazione di immobili abbandonati e degradati da destinare a residenza pubblica e sociale.
  12. Comune di Firenze – Riqualificazione urbana e recupero dell’ex Caserma Gonzaga Lupi di Toscana. Progetto architetti Samuele Cappelli, Duccio Del Matto, Pietro Geroni, Fabio Montuori, Andrea Urbani.
  13. Comune di Grosseto – Riqualificazione e valorizzazione di due aree marginali di Grosseto: una all’interno delle mura, l’altra al margine sud della città. Progetto architetto Carlo Terpolilli e Ipostudio

Di alcuni di questi avevamo pubblicato sul sito dell'Associazione delle schede che ne descrivevano le idee progettuali (es. Città metropolitana di Bologna e Comuni di Roma, Milano, Firenze).

Le proposte ammesse sono state presentate da:

  • il 65% delle Regioni (34 da 13 Regioni)
  • il 73% delle Città metropolitane (31 da 11 CM)
  • il 90% dei Comuni ≥ 60mila abitanti (ma sono 120 in tutto i Comuni che hanno presentato, complessivamente, 204 progetti)

Le risorse:

  • le richieste di finanziamento ammontano a 4.263.225.656,42 €
  • al momento disponibili 3,2 mld €

Le proposte ritenute NON ammissibili sono state n. 19: n. 18 tra quelle dell’art. 4 e n. 1 tra quelle dell’art. 14.

271 sono, dunque, le proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Ai fondi previsti inizialmente 854 ml, poi ridotti a 400 milioni, sono stati aggiunti 2,8 miliardi del Fondo complementare al PNRR per un totale di 3.2 mld.

La Commissione – in attuazione dell’articolo 8 del decreto interministeriale 395/2020 – ha operato secondo 6 indicatori di impatto, ciascuno suddiviso in più voci, per un totale di 33, ognuna con un proprio peso specifico

Gli indicatori utilizzati per definire la graduatoria dei progetti hanno tenuto conto sia della superficie residenziale recuperata sia della maggiore inclusività sociale che esso genera, anche tramite il coinvolgimento nella successiva gestione dell’intervento da parte del terzo settore. Indicatori di impatto sociale, culturale, urbano territoriale, economico-finanziario e tecnologico sono stati i parametri su cui si è formato il giudizio della Commissione: l’apporto economico di fondi privati, la rispondenza alle politiche territoriali regionali, la sostenibilità ed efficienza energetica e la premialità al consumo di suolo zero hanno costituito alcune delle voci valorizzate dall’apposito programma.

Indicatori di impatto: ambientale (fino a 15 punti), sociale (fino a 25 punti), culturale (fino a 10 punti), urbano-territoriale (fino a 15 punti), economico-finanziario (suddiviso in attivazione di risorse pubbliche e private e coinvolgimento di operatori privati, complessivamente fino a 25 punti), tecnologico-processuale (fino a 10 punti).

Per finanziare tutte le domande ritenute ammissibili dalla Alta Commissione servono circa 4,3 miliardi di Euro. Rispetto alle risorse attualmente disponibili, per finanziare tutte le proposte ritenute ammissibili sono necessari, quindi, circa 1,1 miliardi di Euro, che risultano già oggetto di apposite richieste (prossima legge di Bilancio o FSC o altro).

Entro 60 giorni dal termine dei lavori dell’Alta Commissione è approvato, con decreto ministeriale, il Programma che individua le proposte finanziate, fino al completo assorbimento delle risorse disponibili: tale decreto, redatto sulla base della graduatoria e delle risorse disponibili, deve, per legge, finanziare almeno una proposta per ciascuna regione (geograficamente intesa) ed erogare almeno il 40% delle risorse al SUD. Il decreto, inoltre, eroga fino al 5% del finanziamento approvato.

La FASE 2 inizierà, entro e non oltre 240 giorni dalla pubblicazione del suddetto decreto, quando perverranno dai soggetti finanziati, i Progetti che i vari enti ntenderanno mettere a gara. L’Alta Commissione verificherà i progetti entro i successivi 90 giorni.

I progetti esclusi dal finanziamento, per circa 1 mld di euro, potrebbero essere recuperati in futuro utilizzando altre fonti di finanziamento. La Conferenza unificata Stato-Regioni-EELL ha anche dato il proprio parere positivo allo schema di decreto del Mims che destina 30 milioni l’anno nel periodo 2021-2023 al Fondo progettazione enti locali per favorire interventi di messa in sicurezza di edifici pubblici, con priorità alle scuole.

Link: RIEPILOGO_PROPOSTE_PROGETTUALI_AMMESSE_PINQUA.pdf

Link: Graduatoria_PINQUA_complex_20.07.pdf

Link: Selezione_Progetti_meritevoli_Mims.pdf

Immagine tratta dall'affresco scuola del Riccio, Palazo Pubblico, Siena 

Per la Redazione - Serena Moriondo