L'articolo di Rossella Muroni, pubblicato il 1° agosto su Left - un settimanale che si definisce progressista, con uno sguardo internazionale, laico, antirazzista, attento ai diritti sociali, ai diritti umani, all’inclusione - descrive città che diventano sempre più inospitali: percorse da fenomeni di gentrificazione o dal degrado, non sono più in grado di garantire il benessere delle persone soprattutto per i soggetti più fragili.
Rossella Muroni ci ricorda che le persone anziane continuano a perdere “diritti di cittadinanza” ovvero "la possibilità di vivere e sopravvivere" nei nostri centri urbani "partendo dalla mancanza sempre più drammatica di servizi di prossimità come un semplice negozio di alimentari o in maniera ancora più cruda raccontare l’assenza di presidi sanitari di quartiere che possano assisterli.
Ma la nostra vera sfida - spiega la Presidente dell'Associazione Nuove Ri-Generazioni - è dimostrare che una città che nega i diritti alle persone anziane è una città più inospitale per tutti e tutte. Una città che non si cura degli anziani è una città che destina i propri abitanti all’infelicità. La città che si prende cura della popolazione più anziana invece è una città che organizza gli spazi pubblici, gli usi dei luoghi e la mobilità collettiva nel segno della prossimità e delle relazioni. Per tutte e tutti, anche considerando che spesso mano nella mano, a fianco degli anziani, camminano i bambini e le bambine che possono contare solo sul welfare dei nonni che se ne prendono cura, certo per affetto, ma anche per sopperire a quell’assenza di spazi e servizi di cui l’infanzia di questo Paese avrebbe urgente bisogno. Insomma, per dirla “da ambientalista” gli anziani sono dei bioindicatori di qualità della vita."
In sostanza, "Salute, ambiente, trasporti pubblici: una città che risponde ai bisogni e alle esigenze della popolazione più fragile diventa ospitale per tutti ed ecosostenibile. È questo lo scopo di una nuova idea di rigenerazione urbana."
Per approfondire QUI
* Foto di Ionela Mat su Unsplash
Per la Redazione - Serena Moriondo